Liuzzi, Petrocelli (M5s) - IL M5S SCRIVE A CANTONE: NON RISULTA LA NOMINA DEL RESPONSABILE REGIONALE ANTICORRUZIONE DELLA BASILICATA
In Basilicata l’Anticorruzione non
"s’adda fare”. Il governo regionale, nonostante gli obblighi di legge
sanciti dall’Autorità nazionale anticorruzione, non ha nominato nessun
responsabile per l’anticorruzione. A richiamare l’attenzione sull’accaduto sono
i parlamentari lucani del M5S, Mirella Liuzzi e Vito Petrocelli, che hanno
scritto al Presidente nazionale anticorruzione, Raffaele Cantone, per metterlo
al corrente delle anomalie riscontrabili in tema di trasparenza della Giunta
lucana.
La notizia, pubblicata prima su un
blog,
http://www.vanghettate.it/la-regione-basilicata-non-nomina-il-responsabile-dellanticorruzione-e-cosi-sfugge-agli-obbligi-posti-da-cantone/
,è stata poi verificata dai parlamentari del M5S direttamente sul sito
internet
della Regione Basilicata, sul quale, senza alcun limite alla
vergognaistituzionale, candidamente nell’apposita sezione
“Amministrazione trasparente” - “Corruzione”(
http://www.regione.basilicata.it/giunta/site/giunta/department.jsp?dep=100435&area=2974654&level=2
) c’è scritto chela “Relazione Annuale Prevenzione Corruzione 2014” è «mancante», perché «in
attesa di nomina del responsabile per la Prevenzione della Corruzione». Contravvenendo
non solo alla legge sancita dall’Autorità dell’anticorruzione in merito
all’obbligatorietà della nomina, ma anche alla norma n. 190/2012 della stessa
legge, che prevede, in caso di mancata nomina del responsabile regionale
dell’anticorruzione, che «la Relazione dovrà essere comunque predisposta e
pubblicata a cura dell’organo competenze all’adozione del Piano triennale di
prevenzione della corruzione che [….] è l’organo di indirizzo politico».
Nella
lettera inviata a Cantone, i
parlamentari Liuzzi e Petrocelli ricordano la doppia inaudita
distrazione di
Pittella & soci, facendo notare l’enorme favore che «si farebbe alle
ecomafie in un’area come la nostra regione da sempre zona franca dei
traffici
illeciti dei rifiuti urbani e industriali e oggi al centro anche dei
grandi
interessi economici legati alle compagnie petrolifere e al sistema
altrettanto
tossico e remunerativo dei rifiuti minerari». Sempre a Cantone, i
dueparlamentari lucani del M5S, ricordano anche che «la Basilicata non
può
permettersi di evitare di rispettare le prescrizioni dell’autorità
Anticorruzione,
anche in virtù di un Consiglio regionale che dovrebbe decadere di fatto,
vista
la condanna della Corte dei Conti nei confronti di 22 consiglieri
regionali
(vecchi ed attuali) e del loro vergognoso vizietto di mettere a rimborso
anche
le ricevute raccattate per terra».
Dal presidente Cantone, ora, ci si
aspetta che vengano presi provvedimenti il prima possibile al fine di colmare,
su un tema così importante, l’ennesima manifesta incapacità della giunta
regionale lucana e l’ennesimo regalo fatto alle ecomafie.
Mirella Liuzzi e VitoPetrocelli – Parlamentari M5S
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