L’andamento turistico dell’anno appena
trascorso, benchè fortemente segnato dalla gravità della crisi economica
nazionale e da un’estate climaticamente penalizzata nel mese di luglio e
settembre, registra dati estremamente positivi. L'indicatore principale di
attrattività, costituito dagli “arrivi turistici”, dal 2013 al 2014, indica un
rilevante incremento pari a +8,7%.
Il flusso turistico in entrata segnala
dunque un balzo in avanti, da 532mila a 579mila. In sostanza, se prendiamo a
riferimento la popolazione residente in Basilicata, secondo l’ultimo dato Istat
disponibile che segnala in poco più di 578mila gli abitanti al 31 dicembre 2013,
possiamo ormai dire che, per la prima
volta, ad ogni residente corrisponde un viaggiatore. Va ricordato che il
turismo, secondo L’ISTAT, è definito come l’insieme delle attività e dei servizi
riguardanti le persone che si spostano di fuori del loro “ambiente abituale”
per trascorrere un periodo di tempo a fini ricreativi o per lavoro. Se si
considera che nel 2007 (anno in cui si è avviata la riforma del sistema
turistico) gli arrivi in Basilicata ammontavano a 448.546 l’incremento che si registra in 7 anni è pari
al +29%, in termini assoluti circa 130mila arrivi in più. Altrettanto positivi
sono i numeri relativi alle presenze e dunque al numero dei pernottamenti che
si attestano a 2milioni e centomila. Si tratta del miglior risultato nella
breve storia del turismo lucano con un incremento del 7,7% rispetto al 2013. A
questi dati andrebbero aggiunti quelli non censiti, le vacanze nelle seconde
case o presso case in affitto, stimate in almeno il doppio delle presenze che
si registrano nelle strutture ricettive. Presenze che alimentano una variegata
tipologia di spesa turistica e che ricadono beneficamente su molteplici
attività economiche apportando un contributo crescente al PIL regionale. Un
altro segnale estremamente positivo è costituito dalla crescita della
componente estera, in sei anni più che raddoppiata. Nel 2014 siamo stati
visitati da 81mila stranieri, con un incremento rispetto all’anno precedente
del 15%, che hanno generato oltre 215mila pernottamenti. Ad attrarre il turismo
estero è principalmente Matera, mentre il 40% di questi flussi si distribuisce
in prevalenza tra il Vulture, la Val d’Agri e Maratea. Gli ospiti stranieri,
che costituiscono il 14% del turismo lucano, provengono principalmente da
Francia, Stati Uniti, Germania e Regno Unito. Per quanto riguarda gli italiani
che scelgono la Basilicata per le loro vacanze, accanto ai pugliesi ed ai
campani, peraltro in crescita, si segnala un significativo incremento di
laziali e lombardi; dati che confortano le strategie promozionali di questi
anni. I risultati del 2014 sono ancor più apprezzabili se si considera che
siamo in un periodo in cui in Basilicata, come nel resto d’Italia, si riscontra
una riduzione dei periodi di vacanza e del numero dei pernottamenti. La
permanenza media è di 3,63 mentre il tasso medio di occupazione netto passa dal
26,9% al 28,6%. La crescita del turismo riguarda
tutto il territorio lucano, nessuno escluso, sia in termini di arrivi che di
presenze. Torna finalmente a crescere tutta la provincia di Potenza (+ 10, 2%
di arrivi) e non solo quella di Matera (+7,7%). Punta di diamante del turismo
regionale, capitale europea della cultura 2019, è Matera che registra anche nel
2014 una rilevante crescita (+16,4% di arrivi; +18,5% di presenze), in numeri
assoluti si tratta di 153mila turisti per 244mila pernottamenti. Ma è la
Basilicata tutta ad essere più attrattiva. Questo rilevante sviluppo della
mobilità verso la Basilicata, del suo appeal turistico, è evidentemente frutto
di un insieme di fattori: la forza trainante di immagine generata da “Matera
2019”, i cui effetti maggiori si percepiranno nei prossimi anni; l’attenzione
riservata dai grandi media per le produzioni cinematografiche nazionali ed
internazionali che si vanno realizzando in Basilicata, con ricadute immediate sulla filiera di
ospitalità e con la capacità, nel tempo, di dar vita a cineturismo; il numero
crescente di strutture ricettive passate da 749 ad 808 nell’arco di in anno, il
consolidamento dell’industria balneare, che sviluppa il 63% delle presenze
turistiche regionali, e lo sviluppo di diverse attività di svago e sportive, a
partire dalla qualificata presenza dei centri velici; l’ampliarsi di un turismo
rurale e delle aree interne. Sempre più tangibili sono inoltre le ricadute di
una strategia pluriennale di attrazione di tour operators e di azioni volte a
favorire l’incontro tra domanda ed offerta attraverso fiere e workshop,
missioni di contatto e campagne promozionali nei diversi ambiti dal turismo (balneare,
naturalistico, culturale, religioso, eno-gastronomico, evenemenziale). Una
strategia condotta in parallelo sul web,
come attesta, peraltro, l’ottimo piazzamento della pagina facebook della
Basilicata turistica, la reputazione acquisita con il portale turistico www.basilicataturistica.com e le tante iniziative di sperimentazione e di
innovazione in ambito digitale. Inoltre occorre considerare la buona
reputazione di cui godono i nostri operatori per la qualità e la varietà
dell’offerta ricettiva ed il significativo contributo al movimento clienti,
nelle strutture ricettive, derivanti dalla mobilità d’affari a partire dal caso
Fiat. Nuovi fattori di attrattività, dal Volo dell’Angelo a quello dell’Aquila,
ai grandi spettacoli dal vivo e ai format innovativi realizzati in questi anni,
a partire dal Parco della Grancia, hanno catturato l’interesse dei media e
portato turismo in aree prima non interessate al fenomeno. Il turismo lucano,
alimentato da una visione di lungo
periodo e da un Piano che ha dimostrato la sua solidità e capacità prospettica,
oltre che da significativi investimenti pubblici e privati, si avvale del
concorso di molteplici attori (dai diversi dipartimenti
regionali alla Lucana Film Commission al Comitato promotore Matera 2019, dagli
Enti Parco ai G.A.L., dai Parchi letterari alle tante amministrazioni locali
particolarmente attive in ambito turistico, alle Pro-loco, in tanti casi unici
avamposti, alle miriade di associazioni che alimentano la progettualità lucana,
alle reti di impresa) e di 30mila fans che sul web insieme con l’APT promuovono
la regione. Questa fiducia di cui gode il
comparto merita particolari attenzioni. Molto infatti resta ancora da fare e
rilevanti sono le sfide da raccogliere, prima tra tutte quella di corrispondere
alle attese suscitate con Matera capitale della cultura europea 2019. Questo
evento, in qualche modo epocale per le sorti del turismo lucano, che cattura
attenzioni straordinarie del mercato turistico per la Basilicata tutta,
sollecita istituzioni ed operatori ad un rinnovato impegno sotto il profilo
della qualità, dell’efficienza, della mobilità, dell’accoglienza entro il 2019.
In un anno così difficile per la regione, dal punto di vista economico e
sociale, e in un tempo così problematico, il turismo dimostra di essere
effettivamente in grado di generare alcune opportunità di crescita e sviluppo.
Oltre che costituire un fattore di straordinaria reputazione per l’immagine
regionale esso offre modo di coltivare motivi di speranza mobilitando, insieme
all’industria creativa, energie, intelligenze e volontà verso settori
dell’economia che si stanno rivelando particolarmente resistenti alla crisi.
Gianpiero Perri
Direttore Generale APT Basilicata
Direttore Generale APT Basilicata
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