Coordinamento del lagonegrese contro il petrolio


L’affaire petrolio sembra non avere epiloghi nella nostra regione, così come abbiamo provato a denunciare in questi anni. La verità è che il petrolio, oltre ad essere una fonte altamente inquinante come tutte le fonti fossili, è anche ingestibile nelle quantità, perché sembrano essere incalcolabili le risorse effettive (il caso Val d’Agri né è un paradigma efficace viste le stime iniziali e quelle riaggiornate di recente). 

Con il cosiddetto Sblocca Italia del governo Renzi viene azzerata qualsiasi reale possibilità, da parte delle istituzioni locali, di poter avere voce in capitolo, soprattutto in difesa dei territori. Una delega – quella che avoca a sé il governo centrale, con il consenso/sostegno del presidente Pittella – che passa attraverso una presunta strategicità della risorsa che, in realtà, corrisponde all’interesse ‘strategicamente profittevole ed esclusivo’ delle compagnie. Alle popolazioni rimane desertificazione, depauperamento, povertà, malattia, emigrazione. Perché quando parliamo di petrolio è di questo che parliamo: drammatici numeri che abbiamo imparato a contare in quasi 20 anni di estrazioni. 212,76 è l’ultimo numero in ordine cronoligico e rappresenta i chilometri quadrati cui sarebbero interessati, nel lagonegrese, nuove richieste di ricerche ad opera della multinazionale inglese Apennine Energy. Ancora una volta nel cuore di un Parco ecologico… ancora una volta sulla testa delle popolazioni e, stando a quanto dichiarato dagli interessati, sulla testa degli amministratori locali… con l’arroganza propria di chi ha deciso di trasformare il futuro di intere comunità in un affare privato. Ma tutto questo è inaccettabile. È inaccettabile continuare a rimanere in silenzio nei confronti dell’aumento smisurato di malattie anche gravi derivanti da fattori ambientali; è inaccettabile la desertificazione programmata; è inaccettabile la spoliazione di luoghi e di uomini. Abbiamo la necessità e l’urgenza di riappropriarci delle nostre vite, del nostro futuro, dei nostri territori. Lo faremo proponendo un altro modello di democrazia e un altro modello di sviluppo. Organizzandoci a partire dall’assemblea che si terrà nei locali della Sala Consiliare del Comune di Nemoli dalle 18 di martedì 3 febbraio. per il comitato promotore 

Ciccio Cirigliano

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