Si chiamava Giuseppe
Mango, ma era conosciuto semplicemente
come Mango. Era nato a Lagonegro (sull’appennino
lucano) nel novembre di sessant’anni fa, e muore per infarto a dicembre, il 7,
sul palco di Policoro (Matera) mentre tiene un concerto di beneficienza. La sua
ultima esibizione resterà nel cuore di tutti, mentre canta Oro, brano scritto con Mogol che tanto lo ha contraddistinto in
questi anni, (talvolta usato anche nelle pubblicità). Muore in Basilicata che
tanto portava nel cuore, nasce sugli Appennini (dove peraltro ha sempre
vissuto) e si spegne sulle sponde joniche della Magna Grecia, sul Mediterraneo
che amava e cantava.
Uno
stile alquanto unico, con quella voce sussurrata con discrezione, che emanava
delicatezza ed una singolare eleganza; Mango è riuscito nei suoi venti album ad
unire diverse sonorità, nato con il pop (negli anni ’70) e contaminandosi di
rock e di soul, con brani cari alla tradizione del cantautorato, alcuni dei
quali scritti con il fratello Armando, collaborato con la moglie Valente e
talvolta in collaborazione con i grandi (Pasquale Panella), e il più grande:
Mogol. Oltre alla carriera da solista, Mango ha scritto brani per diversi
artisti tra cui Mia Martini e Patty Pravo, ed ancora Andrea Bocelli, Loredana
Berté, Loretta Goggi e Mietta. Le sue canzoni sono state anche interpretate da cantanti
internazionali come l'inglese Leo Sayer, la francese Hélène Ségara e la greca Eleftheria Arvanitaki. Nel
cuore battevano i miti di sempre, da Aretha Franklin ai Beatles a David Bowie e
Peter Gabriel; e le collaborazioni con i nostri grandi da Lucio Dalla a
Battiato a Baglioni. Mango ha attraversato in punta di piedi la musica leggera
italiana dalla fine degli anni ’70, dai Sanremo ai tantissimi concerti non solo
in Italia. Sono tante le canzoni che lo ricorderanno, incise con diverse case
discografiche da La mia ragazza è un gran caldo/Tu pioggia io mattino a Fili
d'aria/Quasi amore , ed ancora Una danza e Lei verrà,
canzone bellissima. Nel 1990
esce Nella mia città/Come Monna Lisa (forse sulle orme di una leggenda che narra
di Leonardo ispiratosi per il suo capolavoro proprio a Lagonegro). Sono molti i
brani che lo consacrano, come Bella
d’estate scritta con Lucio Dalla, a Mediterraneo
e negli ultimi anni La rondine, un
puro gioiello, che incarna le sue sensibilità talvolta melanconiche seppur
solari, emblema elegante di questa terra un po’ trascurata. Mango è stato
autore anche di due libri di versi, dolcissimi e ricchi di passione. Il
personale ricordo va ad alcuni anni or sono ,nel castello federiciano di Melfi,
per un incontro sulla poesia e la canzone.
Armando
Lostaglio
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