VENOSA.18 NOVEMBRE 2014. NEANCHE LA PIOGGIA FERMA UN CORTEO STUDENTESCO AL GRIDO: “SI’ AGLIANICO. NO TRIVELLE” SI CHIEDE LA SALVAGUARDIA DEL TERRITORIO DEL VULTURE-MELFESE- ALTO BRADANO


Nella mattinata del 18 novembre nella cittadina oraziana si è tenuta una manifestazione popolare di opposizione alla ricerca di idrocarburi nel Vulture - Alto Bradano. A promuoverlo l’associazione di volontariato “Futura” presieduta da Maria Laura Garripoli. 


Hanno partecipato ad un corteo per le vie principali del paese studenti delle scuole superiori di Venosa,Palazzo San Gervasio e Genzano di Luciana, coordinati dai componenti studenteschi Teresa Giambersio, Antonello Renzi( del Quinto Orazio Flacco) e Domenico Frisina (del “Battaglini”, ed alcune associazioni di Venosa, quella dei genitori e del Centro Anziani. La pioggia battente non ha scalfito la rabbia degli oltre 500 studenti che al grido: “Si Aglianico, no petrolio” hanno urlato la propria rabbia verso gli amministratori regionali. Ad aprire il corteo una struttura di trivella a seguire manifesti contro il governo regionale. Maria Laura Garripoli dell’associazione Futura ha riferito: “più volte abbiamo invitato e scritto al nostro governatore regionale, Marcello Pittella, non è venuto e non ci ha risposto. Lui vede il petrolio come una risorsa, noi abbiamo già tante risorse in questa zona, ad iniziare dal vino, olio, salumi. La nostra salute, il nostro territorio vengono seriamente messi a rischio da interessi personali. Le conseguenze delle trivellazioni le conosciamo tutti:aumento del rischio sismico,inquinamento delle falde acquifere, dei terreni e dell’aria, peggioramento dei prodotti agricoli ed alimentari. E’ ora di dire basta!”. Antonello Renzi, componente alunni, consiglio di istituto del Flacco ha aggiunto: “ è importante protestare, i rischi che si corrono sono più alti dei benefici”. La prof.ssa A.Lamanna, Docente del Flacco ha ribadito: “ è un problema che interessa tutte le categorie, compresa la scuola, costituita da giovani, che devono salvaguardare il loro futuro. A scuola nelle assemblee di istituto si parla di questi problemi”. Federico e Sandro, studenti di Ginestra che frequentano il “Battaglini” hanno spiegato le ragioni della loro protesta: “ non abbiamo un futuro certo una volta diplomati, adesso vogliono contaminare irreversibilmente il nostro ambiente. Non è giusto”.Tra i presenti, il consigliere regionale del M5S Gianni Leggieri, insieme a consiglieri comunali del proprio gruppo: “ anche se la pioggia ha tenuto lontano tanta gente, i presenti hanno manifestato il proprio dissenso alle estrazioni petrolifere nella nostra zona. 
Siamo contro il petrolio, ribadito nel consiglio regionale del 23 settembre scorso. Questa è la nostra idea:più agricoltura e turismo, invece si vuole approvare nel prossimo consiglio regionale una trivellazione selvaggia del nostro territorio”.Da Palazzo sono giunti pochi studenti, erano previsti oltre 150. Il motivo lo spiega Valeria Iannelli dell’Istituto Tecnico: “siamo rimasti appiedati,  il bus di linea non si è fermato, l’autista si è accostato alla fermata, il bus era strapieno con persone in piedi, ed ha proseguito il viaggio per Venosa, senza prenderci. Ho raggiunto Venosa, accompagnata dai genitori”. Antony Cuviello di Maschito, frequenta l’Istituto Tecnico di Palazzo è convinto che le estrazioni petrolifere siano sufficienti in Basilicata: “ aprire altri giacimenti significa aumentare il rischio di incidenza di malattie tumorali”.

Il corteo si è concluso in piazza De Matha ed il presidente dell’associazione Futura ha dato appuntamento nel pomeriggio alle 16 all’auditorium San Domenico Savio ad un consiglio comunale dove si parlerà di petrolio.

Lorenzo Zolfo

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