Mediterraneo
No Triv ha partecipato all’incontro dei sindaci lucani contro il decreto “Sblocca
Italia”.
L’evento
organizzato dal Sindaco di Craco Pino Lacicerchia, ha registrato la volontà dei
sindaci presenti e delle diverse rappresentanze politiche e istituzionali, di
deliberare contro il decreto legge 133/2014.
L'Avv.
Giovanna Bellizzi, portavoce di Mediterraneo No Triv, ha illustrato le
criticità del decreto Sblocca Italia che rischia, in caso di
conversione in legge, di trasformare la Basilicata ma anche La Calabria,
Puglia
e Campania, in veri e propri distretti minerari.
Gli impianti
di recupero e smaltimento dei rifiuti urbani e speciali esistenti o da
realizzare, diventano opere strategiche di preminente interesse nazionale, da
individuare sul territorio, con decreto del Presidente del Consiglio.
Per tali
impianti tutti i termini dell’iter amministrativo di autorizzazione, sono ridotti della metà
I gasdotti,
i terminali di rigassificazione e gli stoccaggi di gas naturale rappresentano,
addirittura, per espressa previsione nel decreto legge, priorità nazionale e
sono valutate come opere di pubblica utilità, indifferibili e urgenti.
Per la
ricerca e l’estrazione degli idrocarburi s’introduce il titolo concessorio
unico, non più di competenza delle regioni.
L’apposizione
del vincolo preordinato all’esproprio
potrà essere disposto già in fase di ricerca con conseguente e rilevante
compromissione del diritto di proprietà dei cittadini che potranno subire il
vincolo anche per molti anni e su zone estese.
Emerge, così,
un quadro desolante e di potenziale devastazione del territorio se si pensa che
quasi il 70% del territorio della Basilicata è interessato da istanze di
ricerca d’idrocarburi.
Quale futuro
ci sarà per l’agricoltura, per il turismo e per la proprietà privata nella
nostra Lucania?
I movimenti
dei cittadini sono determinati a non consentire tutto ciò e sollecitano tutti i sindaci lucani ad
adottare la proposta di delibera comunale contro il decreto Sblocca Italia e
già protocollata presso ogni singolo comune della Basilicata.
Sapremo presto
quali sono le amministrazioni locali che stanno dalla parte dei cittadini e
quelli che preferiscono tacere piuttosto che sollecitare la Regione Basilicata a
impugnare il decreto Sblocca Italia per manifesta incostituzionalità.
La strada da
perseguire non è quella degli emendamenti o dei tiepidi tentativi di
resistenza, ma è quella di una politica che deve agire con responsabilità .
Tutti i Sindaci Lucani devono chiedere e pretendere un’azione incisiva e la difesa
del territorio e della salute dei cittadini da parte del Governatore della
Regione.
La
Basilicata non ha più tempo.
Mediterraneo No triv
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