I DANNI PRODOTTI DAL PETROLIO LUCANO IN PRIMO PIANO AL PARLAMENTO EUROPEO


L’europarlamentare del M5s Pedicini incalza il commissario designato Cañete sulla tecnica di estrazione denominata fracking
La questione estrazioni petrolifere in Basilicata, da qualche mese, è entrata prepotentemente nelle aule del Parlamento europeo. Da quando l’europarlamentare portavoce del M5S Piernicola Pedicini è stato eletto, i numerosi aspetti che riguardano il tema petrolio-salute pubblica-rispetto dell’ambiente sono sempre più spesso all’attenzione della massima istituzione internazionale. 


L’esponente pentastellato se ne è occupato più volte sia nella Commissione ambiente e sanità, di cui fa parte come coordinatore dell’Efdd-M5s, sia durante le sedute plenarie del Parlamento europeo.



L’ultimo intervento, Pedicini l’ha tenuto, qualche giorno fa, durante l'audizione dello spagnolo Miguel Cañete, commissario designato europeo all'Energia e all'Azione climatica. In questo caso, il portavoce del M5s si è soffermato sul fracking, la tecnica per l’estrazione di petrolio che sta distruggendo il sottosuolo e l’ambiente lucano.

Pedicini ha ricordato che in Basilicata a causa del fracking vengono distrutte le produzioni agricole, inquinate le falde acquifere e prosciugati i bacini idrici. Tutto questo con notevoli ripercussioni sul piano occupazionale, in particolare per i giovani disoccupati che abbandonano le aree dove ci sono gli impianti petroliferi. Oltre a ciò, il portavoce del M5S ha evidenziato che la presenza di idrocarburi e metalli pesanti provoca e aumenta le patologie tumorali.



L'eurodeputato ha chiesto quindi al commissario designato un parere sul fracking "una tecnica devastante per l'economia e il territorio". Il democristiano Cañete ha replicato, senza battere ciglio, che: "Ogni Stato membro ha il diritto esclusivo di scegliere le proprie fonti energetiche".

La risposta era alquanto scontata, considerato che il discusso commissario designato Cañete è stato ed è contestato, da più parti e in più sedi, per i suoi legami e affari con varie società dell’industria del petrolio e per vicende di evasione fiscale. In più, Cañete, in vari casi, si era già espresso favorevole alla distruttiva tecnica di estrazione petrolifera con il sistema del fracking.

Commenti