Cascate di San Fele

Il  bilancio  dell'anno  2014 è  altamente positivo, oltre le stesse previsioni iniziali immaginate, considerato che nell'intero anno 2014 circa 30.000 persone hanno visitato le cascate di San Fele di cui oltre mille e cinquecento nel solo giorno di ferragosto.


Altri  numeri:

Migliaia di visitatori di tutte le età con famiglie al seguito hanno invaso il territorio di San Fele. Molti di loro provenivano dalle regioni limitrofe (Puglia e Campania in testa),dal resto d’Italia e molti anche dall'estero, con evidenti benefici per le strutture ricettive  locali.

Tantissime le escursioni organizzate con gruppi escursionisti professionisti e non  quali: Falco Naumanni di Matera, AlinNatura, CAI, WWF Basilicata,
Legambiente, Terre del Mediterraneo di Bari, Cava dei Tirreni,Massafra,Trekking Cultura e Natura di Rofrano (sa) Boy Scout, Associazioni camperisti  e Federazioni Lucani a Bari e Salerno , Avis, Acli Potenza , Pro Loco e numerosi CRAL aziendali, macchine storiche del gruppo Basileus e del melfese,  oltre che gruppi di torrentisti professionisti (Gruppo Grotte Grottaglie ed altri) ed esercitazione del Gruppo Soccorso Alpino Lucano.

Molte escursioni si sono realizzate con alunni delle scuole elementari, medie, superiori ed anche delle materne e di tante associazioni di anziani. Di particolare significato è stata l'escursione dell’associazione non vedenti di Potenza e  degli studenti Laurea in Geologia-Università Federico II°  di Napoli.  

 Di notevole importanza sono state le giornate europee del patrimonio a cura del Ministero dei Beni Culturali del 21 settembre 2014 , dove si è partecipato nell'evidenziare  i resti di numerosi mulini e la Gualchiera presenti lungo il torrente Bradano.

Queste attività stanno proseguendo anche nel periodo autunnale, segno che le cascate conservano il loro fascino in tutti i periodi dell'anno.

Da evidenziare  l'escursione programmata per il prossimo 8 novembre 2014 con l'Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Brindisi.

Tutto questo è stato possibile grazie al lavoro volontario dei soci  dell’associazione U uattenniere, che ha reso possibile la valorizzazione del torrente Bradano e delle sue cascate e senza alcun spreco di risorse pubbliche.

Un riconoscimento importante anche all'APT di Basilicata   nel produrre  materiale informativo ed attivato numerose iniziative tese a pubblicizzare e far conoscere le cascate di San Fele .

Molto rimane  da fare ,ma che comunque con l'intervento finanziario concesso ormai al comune di San Fele  da novembre 2012 dalla Regione Basilicata pari a 140.000 più 15.000 euro e che ad oggi sono difatti inutilizzati, sarà possibile (speriamo in tempi brevi) di rendere l'area più agibile, attraverso opere quali la sentieristica necessaria e le dovute opere di  messa in sicurezza dei tracciati, oltre che l’acquisizione delle aree private adiacenti al torrente Bradano.

Le cascate di San Fele:                                                                                       

Il torrente Bradano scorga dall’appennino Lucano, in località Matise di San Fele, in provincia di Potenza,per confluire nella fiumara di Atella e poi nel fiume Ofanto. Attraversando il territorio del comune di San Fele, il torrente è costretto ad effettuare dei particolari salti di quota che danno origine alle naturali e suggestive cascate di San Fele.

Le cascate prendono il nome “ U uattenniere ”, la trasposizione dialettale di

“ Gualchiera”: macchina utilizzata in antichi opifici costruiti a ridosso delle cascate. Sfruttando la forza dell’acqua, una grande ruota azionata trasmetteva il movimento ad un cilindro orizzontale nel quale erano inserite, verticalmente, le aste dei folloni. Questi terminavano con pesanti magli (o folloni) che, entrando e uscendo da una vasca (dove sul fondo venivano posti tessuti), servivano a gualcare la lana; le proprietà feltranti del panno venivano così rese più compatte e meno ruvide.

La Gualchiera di San Fele è rimasta in uso fino agli anni 40 del secolo scorso.

La potenza dell’acqua veniva impiegata anche per il funzionamento di antichi molini (oltre 20), i cui resti (così come quelli della Gualchiera) testimoniano l’ingegno e la dedizione al lavoro dei Sanfelesi.

Grazie all’impegno e al lavoro dei volontari dell’Associazione, costituita per valorizzare e promuovere il territorio di San Fele, oggi possiamo ammirare alcune delle cascate “  U uattenniere”, riportate alla vista e al loro antico ed affascinante  splendore. L’associazione continua il proprio impegno nel ripristino di ulteriori aree attraversate dal torrente. A breve sarà possibile fruire di nuovi percorsi guidati ed ammirare altre cascate.

San Fele  ottobre 2014

n.b.: vedere sito www.cascatedisanfele.it e facebook gruppo cascate di San Fele


Associazione Cascate di San Fele
Michele Sperduto

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