A Barile la Madonna di Pier Paolo Pasolini


Barile, borgo di origine arbreche ai piedi del Vulture nel quale oltre cinquant'anni or sono Pier Paolo Pasolini girò le scene della Natività, della strage degli innocenti e della fuga in Egitto ne IL VANGELO SECONDO MATTEO, 

ha dedicato una giornata di riflessione sulla poetica pasoliniana, alla presenza della Maria, di origini calabresi, Margherita Caruso, oggi una signora milanese che non si è più occupata di cinema. Ma porta la sua testimonianza e il ricordo verso una esperienza unica, quella di essere la giovane Madonna nel film più "cristologico" della storia del Cinema. Tanti gli aneddoti della Maria giovane, di una esperienza di rara umanità, in un contesto storico poieno di contrasti e di bigottismo. Al tavolo anche il sindaco della Città di Matera che porta avanti il progetto di candidare la Città dei Sassi a Capitale europea della Cultura 2019, ed il poeta lucano Ernesto Grieco che ha dedicato a Pasolini alcune liriche, e presentato il volume (edito anche da CineClub De Sica) BASILUCANIA. Hanno portato il proprio contributo alla serata il prof. Francesco Rubinoi (Università Parigi X), il prof. Donato Mazzeo, autore di un libro su Pasolini a BArile insieme al giornalista Rai Rocco Brancati, e Daniele Bracuto, Pro-Loco e CineClub Pasolini - Cinit; il coordinamento curato di Armando Lostaglio, responsabile CineClub "V. De Sica" - Cinit e BasilicataCinema. La serata di poetica, presieduta dal sindaco Antonio Murano, ha evidenziato oltremodo la necessità di un rapporto culturale con le radici locali, con la propria antropologia in una didattica esperienziale che coinvolga scuole ed istituzioni culturali, per la salvaguardia dei valori e di un territorio vocato allo sguardo particolare cui Pasolòini fu uno scopritore d'eccellenza. 

A.L.

Commenti