RIPACANDIDA 5 AGOSTO. PROCESSIONE DI SAN DONATO. UNA PROCESSIONE SEGUITA DA UN CENTINAIO DI EMIGRANTI GIUNTI DALL’AMERICA


Nel piccolo centro del vulture sono ancora tanto sentiti i festeggiamenti in onore di San Donato, protettore del paese. Per questa festa, mai successo negli ultimi anni, sono giunti dall’America, Canadà ed Australia tanti emigranti oriundi.
Dopo la santa messa celebrata da don Luigi Tucci di Senise, invitato dal parroco, don Francesco Di Stasi, si è svolta la tradizionale processione con l'effige di San Donato per le principali strade del paese, alla presenza di tanti turisti, un centinaio provenienti da New York. Illinois, Chicago, Canadà,Las Vegas, Australia, Florida, Alberta, Toronto  ed Inghilterra, dove è forte la devozione di questa festa, tanto è  vero che a Blue Island ( Chicago) in questi giorni si svolgono festeggiamenti in onore di "San Donatus". San Donato, considerato protettore dei bambini e degli epilettici, perché gli è attribuita la guarigione miracolosa di un bambino da questa malattia, viene impersonato in questa processione, da bambini vestiti come il Santo. 
Una devozione che va oltre il proprio territorio, lo scorso 4 agosto sono giunti da Cancellara a piedi, un paese a 60 km da Ripacandida, tre devoti di San Donato (sembra che abbiano chiesto ospitalità per dormire, è stata negata e sono ritornati mestamente a casa!). Alla processione era presente un gruppo da Bella con in mano un cesto di spighe, che venivano offerte ad ogni bambino vestito da San Donato come segno di protezione.Da segnalare la presenza del Braccio incorrotto di San Donatello portato in mano da don Luigi e Samuele Cripezzi, un giovane di Ripacandida, prossimo a prendere la strada del sacerdozio. Altro segno di devozione, alcune donne seguivano scalze la processione. A fine processione, sul sagrato del Santuario di San Donato, il parroco don Francesco ha ringraziato la presenza della autorità civili (presenti col Sindaco dott. Remollino, il vice sindaco Donato Chiarito ed il consigliere Anastasia), le autorità militari (presente il Comandante dei Carabinieri, M° Fusco ed i suoi collaboratori), il popolo di Ripacandida e soprattutto i numerosi emigranti al seguito della processione.
Lorenzo Zolfo

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