L’attore
Claudio Santamaria, racconta le sue origini senisesi e le sue estati lucane
È stato uno dei quattro premiati al Premio Heraclea
2014 – anche quest’anno ambientato sul lungomare di Policoro – e sarà tra gli
attori protagonisti dello spettacolo che animerà il macro-attrattore di Senise. Una scelta non casuale, dal momento che la madre di
Claudio Santamaria, attore di cinema, teatro e televisione, è nata proprio nel
paese lucano, cui l’interprete di fiction e film di successo è molto legato.
Era il tuo
sogno da bambino fare l’attore?
No, volevo fare l’architetto. Poi a 16 anni ho
cominciato a frequentare un corso di doppiaggio, perché ero bravo a imitare le
voci e inventare personaggi, così ho proseguito per quella strada e dopo il
liceo ho lasciato l’università. Non è detto, però, che non diventi un
architetto un giorno!
Hai
ricevuto il Premio Heraclea, un riconoscimento tutto lucano per la tua
carriera, in quella che in un certo senso è la tua terra, perché tua madre è di
Senise. Che effetto ti fa?
Ricevere un premio è sempre una bella cosa, riceverlo
in Basilicata è emotivamente più forte, perché tanta parte della mia infanzia
si è svolta qui, tra Policoro e Senise, un aspetto di cui vado fiero.
Da bambino
trascorrevi le tue estati sulle spiagge di Policoro, cosa ricordi della tua
infanzia?
Sono nato a luglio, a un mese ero già su questa
spiaggia. A parte il mare, ricordo i giochi con gli amici e i cugini, le lunghe
passeggiate in campagna e negli orti a rubare i pomodori, le gite sul Pollino.
Tutti bei momenti legati a questa terra…
Si dice il
lucano sia particolarmente forte, cerca di ottenere sempre quello che vuole,
una personalità risoluta insomma, intravedi questi tratti nel tuo carattere?
Sì, mi riconosco, anche perché mia madre è “bella
lucana” e se queste sono le caratteristiche delle sue origini le ritrovo molto
in lei e anche in me.
E se ti
proponessero di interpretare una parte in un film da girare in Basilicata?
Sarei felicissimo. Io sono “madre lingua” di un
dialetto bellissimo parlato da circa otto mila persone e mi piacerebbe molto
utilizzarlo in un film, magari con i sottotitoli.
Quindi tu
parli il dialetto senisese?
Sì, ma non te lo farei sentire mai qui, adesso.
APT Basilicata
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