Nel
ridente e storico scenario dell’atrio di Palazzo Fortunato, nel cuore della
cittadina del Vulture, in occasione di un nuovo appuntamento con la rassegna
culturale ‘Incontro con gli autori’, con il patrocinio dell’Amministrazione
Comunale rionerese e voluta dal vice sindaco e assessore alla cultura Vito
D’Angelo, si è svolta la presentazione ufficiale del libro del giovane
intraprendente Giuseppe Grieco dal titolo ‘Il codice segreto del
Surreastrattismo’.
Nel
corso dell’incontro, coordinato da Antonio Petrino, sono intervenuti
l’onorevole Antonio Placido (sindaco della città), il giornalista Mario
Latronico, il grafico Luigi Ributti, l’artista Angelo Ermanno e ovviamente
l’autore della pubblicazione. In
apertura l’introduzione, con un intervento dedicato a tracciare un profilo
dell’artista Ermanno con nome d’arte ‘Dialkan’, con riferimento alla sua vita,
carriera, evoluzione e curriculum artistico per illuminare il numeroso pubblico
presente, considerando che il libro parla diffusamente ed è dedicato appunto
alla corrente pittorica nata proprio in loco e frutto dell’incrocio tra
Surrealismo e Astrattismo, con prossimo quarto di secolo da festeggiare prima
di fine anno, peraltro con la presentazione del film documentario omonimo per
fine settembre e cerimoniale a novembre con programma in via di definizione in
prossimità dell’importante ricorrenza.
Maggiori
approfondimenti sul sito internet www.surreastrattismo.it
e sulla pagina facebook ‘Arte in Lucania’, inoltre sulla pagina web ‘Tg7
Basilicata’ con interviste e dettagli.
Un’opera
definita mistica, da decifrare, da interpretare, realizzata dopo attento studio
e valutazione delle realizzazioni negli anni del talentuoso pittore rionerese,
che ha suscitato stupore e curiosità per meglio analizzare un fenomeno ritenuto
interessante e meritevole, tenendo presente che se ne parla in Italia e non
solo per via di mostre, riviste specializzate e recensioni su libri e guide in
questione, con positivo riscontro registrato da addetti ai lavori e esperti nel
campo che si sono più volte documentati in tal senso.
Qualcosa
di magico, di assolutamente arcano è stato documentato all'interno di questo
sorprendente viaggio di arte e di mistero.
Questo racconto va di volta in volta
discorrendo senza alcuna pretesa ne di dettaglio ne di appunto.
Va
seguitando come il cammino di un viandante al tramonto di una giornata energica
di emozioni, ricca di sensazioni che baloccano lo spirito e rilassano la mente.
Va discorrendo ad
abbraccio, cercando di carpire da ogni episodio il motivo corale di una incantevole
idea diventata pensiero, azione ed infine materia.
Per
poter esprimere, in maniera più trasparente possibile, gli esperimenti ed i
sortilegi visivi di forza, eleganza e prestigio che scaturiscono dai quadri del
maestro Ermanno e degli umani rapporti ad esso collegati.
Si
cerca di risolvere l’enigma di utopia nascosto all’interno dei colori e dei
simbolismi delle opere surreastratte.
Ci
si lascia affascinare e sedurre dalla bellezza estatica e dalla grazia
impareggiabile del “Femminino Sacro”, come motivo e tema dominante di ogni suo incantesimo
pittorico. Si prova a decifrare il
segreto celato all’interno del codice ‘Dialkeniko’ fatto di emblemi criptati e
ammantati da un misticismo al di là di ogni possibile fantasia.
Si passa alla
scoperta di una misteriosa cittadella esoterica del Sud Italia, costellata
dalle numerologie segretate dietro le guglie del suo monte e degli intriganti
misteri racchiusi negli anfratti della cattedrale medievale da cui hanno avuto
origine i sogni e le profezie artistiche di Dialkan.
Luoghi
dove il cristallino sorriso delle ninfe sembra sublimare l’eterna arte degli immortali:
uomini che con la loro vita e le loro opere hanno timbrato in modo indelebile
il corso degli eventi, ed in virtù di ciò anche il seguitare della storia.
Inizia così questo cammino, che attraversa il tempo umano scandito dai rintocchi della torre antica, attraversando strade e memorie come il “Sogno di una Stella sul ponte dell’Invisibile”.
Inizia così questo cammino, che attraversa il tempo umano scandito dai rintocchi della torre antica, attraversando strade e memorie come il “Sogno di una Stella sul ponte dell’Invisibile”.
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