MANGO INCANTA MELFI COME UOMO E COME ARTISTA


Grandissimo successo per la serata organizzata da Opera  

“E’ stata una splendida serata in cui, oltre a riscoprire la grandezza dell’artista, abbiamo conosciuto e apprezzato da vicino l’uomo Mango, scoprendo di lui qualità eccelse come sensibilità, schiettezza, grande capacità di dialogo con la gente su temi diversi”. 

Questo, al termine, il giudizio unanime dei tantissimi melfitani che hanno gremito l’Aula Consiliare del Comune per l’incontro col cantautore di Lagonegro. Un abbraccio totale con il pubblico, un cuore aperto alle varie domande arrivate dai presenti, tanta schiettezza nel confronto con 4 giornalisti per presentare al meglio l’ultimo suo lavoro in musica “L’amore è invisibile”. Questa in sintesi la serata melfitana, scivolata via tra familiarità nel dialogare coi fans, l’esecuzione di 4 successi più un bis del suo nuovo lavoro, foto, abbracci e baci coi tanti che si sono stretti a lui, al solito disponibile, per scambiare una battuta, per la foto ricordo, per una dedica sul suo cd da portare a casa e poi riascoltare ricordando la bellezza di questa serata “Made in Melfi” del nostro artista poeta. A tessere le fila della serata la verve dell’amico di lunga data Giampiero Francese, che lo ha voluto a Melfi, ed invito divenuto sempre più una festa, serata bella e distensiva, una sorta di happening tra amici che ti coinvolge, ti prende, ti fa sentire bene. Se poi aggiungiamo brani che mettono i brividi, come le cover di “Scrivimi” di Nino Bonocore e di “Amore che vieni, amore che vai” di Fabrizio De Andrè, riproposti in versioni tutte nuove e con il timbro vocale e l’interpretazione tutta particolare di Mango, accompagnato alla chitarra dal fido Carlo ecco che l’atmosfera facilmente diviene speciale, magica, tutta poesia in musica. Infatti a molti, forse a tutti, sono scoppiate dentro emozioni forti, sensazioni particolari, che scaldano il cuore ed esaltano l’anima. Tra le varie domande, proprio quella relativa al fatto che Nino Bonocore ha detto ascoltando la sua nuova versione “è meglio della mia”, cosa che Mango ha confermato ricordando “mi ha detto al telefono che ero riuscito a fare qualcosa che migliorasse la sua canzone” e poi “l’aver dato una mia particolare interpretazione a questi brani già bellissimi, scelti in maniera diversa, tra artisti che amo, per non fare delle cover ma dei brani nuovi che appartengono a me, al mio modo di recepirli, farli miei e riproporli in versioni del tutto nuove” in questo suo viaggio alla riscoperta dei grandi classici italiani ed internazionali. Del tutto curioso l’episodio, da lui raccontato, che lo ha portato a scoprire il brano di De Andrè, “poi scelto con Laura ed inserito in questo lavoro. Si è trattato di un sogno nel quale chiacchieravo e bevevo qualcosa con Fabrizio – ha confessato Mango – e prima che il sogno si interrompesse lui mi ha chiesto se conoscevo questo brano”. Spazio anche per ricordi, curiosità ed alcuni aneddoti del passato, per evidenziare la mancanza di spazi dove fare musica in inverno, per il suo sottolineare il valore dell’amore “quando il sentimento si associa con l’anima”, per la sua passione antica per la poesia, tanto da invogliare Gennaro Tritto a leggerne una da un libro di poesie scritto da Mango stesso. Ancora ricordate le sue collaborazioni con grandi artisti, come Dalla, Mina, Mietta, Patty Pravo, il dover dire no a qualche richiesta di vecchi suoi brani “perché sarebbe ingiusto verso il nuovo lavoro che sto presentando” ed i momenti di grande affetto per la moglie Laura, per i due figli Filippo ed Angelina, non presenti per gli esami, ma che sono parte integrante del brano “Get Back” dei Beatles, il primo alle percussioni, la 13enne ad accompagnare il papà con la sua splendida voce. Infine spazio a 2 dei 3 inediti di questo “L’amore è invisibile”, con il brano che dà il titolo al lavoro, riproposto anche come bis e poi “Fiore bel fiore”, scritto a 4 mani col mitico Pasquale Panella, tutto per una serata “da brividi lucani in musica” con uno dei simboli della nostra regione, Pino Mango!!
                                                Antonio Baldinetti

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