Patto Val d’Ofanto

Sottoscrizione del Manifesto per lo sviluppo interregionale sostenibile della Val d’Ofanto e l’accesso ai fondi della programmazione europea 2014-2020 
Su iniziativa di Euro*IDEES-Bruxelles, il 7 maggio si terrà presso la Prefettura di Avellino, alle ore 11, la sottoscrizione del Manifesto del Patto Val d’Ofanto, che punta a promuovere lo sviluppo interregionale sostenibile dell’intero territorio ofantino. Il Manifesto sarà inviato ai Presidenti delle Regioni Basilicata, Campania e Puglia e al Sottosegretario della Presidenza del Consiglio, delegato alla Coesione Territoriale, per chiedere che il territorio della Val d’Ofanto sia inserito a pieno titolo fra le aree oggetto d’intervento nell’ambito della programmazione europea 2014-2020. Il Manifesto, che sarà sottoscritto ad Avellino, segue il precedente Manifesto di Melfi di luglio 2009, che ha già prodotto in questi pochi anni tangibili risultati per lo sviluppo dei vari contesti territoriali bagnati dal fiume Ofanto. Nell’Alto Ofanto (Alta Irpinia) si è avuta, per esempio, la ripresa produttiva del prestigioso grano “Senatore Cappelli” ad opera di un gruppo di agricoltori locali, riuniti in consorzio, che quest’anno produrranno oltre 1.400 qli di questa varietà di grano caduta in disuso sotto i colpi della globalizzazione e della produzione di massa. Sempre nell’Alto Ofanto, 17 comuni hanno costituito un consorzio intercomunale per promuovere l’innovazione, a partire dalla green economy e dall’high-tech. Nella zona del Medio Ofanto, un gruppo di olivicoltori ha portato a compimento l’ottenimento del marchio “Vulture DOP”, con cui ha iniziato a commercializzare l’olio extra vergine di oliva del Vulture. Sempre nel Vulture, è stato realizzato il Polo Museale presso Palazzo Giustino Fortunato a Rionero in Vulture, meta di migliaia di visitatori l’anno. Nella zona del Basso Ofanto sono stati realizzati importanti progetti in campo ambientale (porte dell’Ofanto e riqualificazione della foce) e di riqualificazione urbana che ha visto protagonisti i Comuni ofantini, la Regione Puglia, l’Autorità di Bacino. Questi interventi hanno consentito di avviare la valorizzazione e la promozione turistica del Parco fluviale dell’Ofanto. Con il nuovo manifesto, che sarà sottoscritto dai Sindaci dei comuni ofantini, dagli amministratori delle quattro province interessate (Avellino, Barletta-Andria-Trani, Foggia e Potenza), dai rappresentati delle università, dalle Camere di Commercio, dai GAL e successivamente da altri soggetti pubblici e privati impegnati per lo sviluppo del territorio ofantino, si punterà a rafforzare il partenariato territoriale, la sua capacità di collaborazione su scala interregionale, così da superare i confini amministrativi, che sin qui hanno ostacolato una proficua collaborazione fra i territori ofantini delle tre regioni e fra le stesse istituzioni regionali. Questa rinnovata collaborazione consentirà di progettare interventi capaci di guardare allo sviluppo socio-economico dell’intero territorio ofantino e capaci di attivare i finanziamenti europei e nazionali della programmazione 2014-2020. Il Manifesto pone, in particolare, l’accento sul “Contratto di Fiume”, uno strumento giuridico previsto dalla legislazione italiana, che consentirebbe a tutti i 51 Comuni della Val d’Ofanto, ai suoi 420 mila abitanti, alle 4 Province e alle tre Regioni interessate di affrontare la tutela ambientale del fiume unitariamente.

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