Melfi: Disturbi del Comportamento Alimentare

Sempre più spesso nelle società occidentali si tende ad associare l’idea di bellezza a quella di magrezza alimentando così stereotipi e mode sbagliate che conquistano giovani e giovanissimi. Ecco allora che il cibo diventa un’autentica ossessione e il rapporto conflittuale con esso l’anticamera di disturbi e disordini alimentari. 
 
E’ stato proprio questo l’argomento del quale si è discusso durante il convegno “La salute nell’età evolutiva: dalla prevenzione delle malattie metaboliche alla diagnosi precoce dei disturbi del comportamento alimentare” (Service del Distretto Lions 108YA) ospitato nell’aula magna dell’Istituto “G. Gasparrini” di Melfi. Dopo i saluti degli organizzatori, Filomena D’Amelio e Rosa Masi, presidenti rispettivamente delle sezioni cittadine della Fidapa e del Lions Club, e del dirigente scolastico dell’IIS “Gasparrini”, Michele Masciale, sono stati i ragazzi a prendere la parola sorprendendo per l’incisività e la meticolosità con cui hanno approfondito una tematica che li coinvolge in prima persona. 
 
Riproponendo il format del famoso tg “Medicina 33”, hanno ripercorso le fasi più salienti dell’evoluzione dell’alimentazione: dalla preistoria all’epoca preindustriale, dal boom degli anni ‘60 con l’introduzione dei prodotti industriali sino all’affermazione dei nuovi modelli alimentari, per poi focalizzare l’attenzione sulla società contemporanea caratterizzata da eccessi alimentari e dall’incremento di alcune malattie come diabete, tumori e ipercolesterolemia. L’aspetto più strettamente psicologo e sociale è stato invece approfondito con il contributo della psicologa Giusy Cappa che, dopo aver fornito stime significative su quella che ormai rappresenta una vera e propria piaga sociale, si è soffermata su alcuni dei principali disturbi alimentari. “Tra le patologie più conosciute – ha commentato la dottoressa Cappa – ci sono l’anoressia e la bulimia, entrambe caratterizzate dal rapporto ossessivo con il cibo con conseguenze devastanti sulla salute e nei rapporti interpersonali”. “Ma – ha aggiunto la dottoressa – il fenomeno che preoccupa maggiormente è la dilagante diffusione della drunkorexia, ossia una via di mezzo tra anoressia e l’ubriachezza. 
 
Nel nostro Paese se ne stimano 300.000 casi all’anno nella fascia d’età tra i 14 e i 17 anni”. Strettamente correlato ad un errato stile di vita il diabete e il primato, tutt’altro che invidiabile, della nostra Regione dove si stima la maggiore percentuale di persone affette da questa malattia, silente ma dalle conseguenze nefaste. “Il diabete – ha spiegato l’endocrinologo Armando Zampino – è caratterizzato da un’iperglicemia, ovvero da un eccesso di glucosio nel sangue e tra sintomi più evidenti c’è la poliuria, ovvero la necessità di urinare continuamente e di conseguenza il bisogno di bere molto”. In futuro si prospetta una vera e propria epidemia che non risparmierà la nostra Italia, e allora come prevenirla? “L’adolescenza – ha risposto il dott. Zampino – è un periodo critico in cui si stabilisce il potenziale di obesità di un individuo, per cui è importante incoraggiare i nostri ragazzi a nutrirsi in maniera corretta e a praticare un’adeguata attività fisica”. Dal tavolo dei lavori si è poi passati ai piaceri della tavola. Nel Cortile delle Magnolie infatti, sono state degustate squisite pietanze preparate dai ragazzi dell’Istituto Alberghiero, dai primi alla frutta, tutte ad equilibrato valore nutrizionale. Un trionfo della dieta mediterranea e una delizia per il palato, senza troppi sensi di colpa. 
 

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