MELFI 16 MAGGIO 2014. UN SUCCESSO HA RISCOSSO LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO “UN GIARDINO DI DELIZIE PER IL SIGNORE, IL MONASTERO CARMELITANO DI RIPACANDIDA E LA MADRE PRIORA MARIA DI GESU’” DI PADRE ROCCO RIZZO,RETTORE DEL COLLEGIO DEI PADRI PENITENZIERI VATICANI

Un 16 maggio da ricordare nella cittadina federiciana. Nel salone degli Stemmi della Diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa ( presente anche il Vescovo di Tursi-Lagonegro, Nolè ed il Vescovo Emerito don Rocco Talucci di Venosa), è stato presentazione il libro: "Un giardino di delizie per il Signore, il Monastero carmelitano di Ripacandida e la madre priora Maria di Gesù" a cura di padre Rocco Rizzo originario di Ripacandida, rettore del Collegio dei Padri penitenzieri Vaticani dei frati minori conventuali e direttore editoriale de "La voce del Collegio" dei Padri Penitenzieri, nonchè confessore personale del Papa Emerito Ratzinger. Personalità di prestigio sono intervenuti: padre Gianfranco Todisco, Vescovo di Melfi-Rapolla-Venosa. 
Prof.ssa Marcella Campanelli dell'Università degli studi "Federico II"di Napoli; il dott. Angelo Scelzo, vice direttore della Sala Stampa della Santa Sede; Padre Gianfranco Grieco, originario di Barile, giornalista e scrittore, capo ufficio del Pontificio Consiglio per la Famiglia; padre Luigi Borriello, docente di Teologia Mistica e di Storia della spiritualità. A portare i saluti, l'assessore Francesco Gonnella di Pescopagano, paese dove nel 1723 nacque suor Maria di Gesù (“l’approfondimento sugli scritti di suor Maria di Gesù ci svelerà l’intensa spiritualità di questa priora che ha contribuito in modo considerevole alla crescita cristiana del Vulture-Melfese”. Il Sindaco di Ripacandida, dott. Remollino, dove nella chiesa di San Giuseppe si conservano ancora intatte le spoglie di suor Maria di Gesù,eletta nel 1748 priora del monastero carmelitano e muore nel 1803,ha aggiunto: “è motivo di orgoglio per la nostra comunità, presente in modo considerevole in questa serata,rispolverare, grazie a don Peppino Gentile e padre Rocco Rizzo, la memoria di una priora dalle praticate virtù e della santità di sua vita. Questo è il primo passo per la beatificazione di una suora che ha fatto giungere nel nostro paese, S Alfonso de Liguori e San Gerardo”. Padre Gianfranco Grieco ha assolto il ruolo di moderatore: “padre Rocco ha trovato il tempo per raccogliere notizie su suor Maria di Gesù, frutto dell’amore per il suo paese. Anche io mi considero un figlio di questa terra, è dal 1989 che mi dedico al beato Bonaventura. Una regione, la nostra che ha dato i natali a Giuseppe De Luca, il più grande storico della pietà e della spiritualità.Il libro di padre Rocco è frutto di un cammino faticoso, rappresenta il primo strumento per la causa di beatificazione di suor Maria.Solennemente vi invito a venerare questa priora con preghiere, per conoscerla e ricevere miracoli.Nella nostra terrà si rinnova solo la santità e poca cultura”. Tiziano Gioiosa, allievo del conservatorio musicale di Potenza ha deliziato il numeroso pubblico col suo violino, eseguendo brani francescani. Il Vescovo padre Gianfranco Todisco ha detto: “a nome della famiglia diocesano un cordiale saluto a tutti i presenti. Padre Rocco Rizzo ha portato alla luce un tesoro nascosto e di santità. Un merito va a don Peppino Gentile, parroco per oltre 50 anni di Ripacandida, che ha raccolto le prime testimonianze su suor Maria di Gesù. Prima della sua morte, lasciò tanti scritti e risparmi economici che servissero alla causa di canonizzazione di questa suora. Padre Rocco ha raccolto questa eredità, lasciata da don Peppino. La conoscenza di questa suora ci trasmette un modello di santità facilmente assimilabile nel quotidiano”. La prof.ssa Marcella Campanelli, profonda conoscitrice del santi Liguorini e docente presso l’Università Federico II di Napoli ha parlato del 1700 e di suor Maria di Gesù: “ un periodo di pieno fervore spirituale, tra questi il monastero carmelitano di Ripacandida, retta da una priora che ha avuto il merito di conoscere due guide spirituali: S.Alfonso e san Gerado, che hanno permesso di eliminare le sue ansie ed angosce. I monasteri femminili svolgevano una funzione non solo religiosa, ma anche sociale e politica. In tanti sono andati a Ripacandida per chiedere consigli a questa priora, da ricordare Branconi del ministero ecclesiastico. Suor Maria di Gesù è stata un esempio da imitare, umile ed affabile, dolce e forte,senza ombra di riguardo. Il dott. Angelo Scelzo, vice direttore ufficio stampa della Santa Sede, ha aggiunto: “il libro di padre Rocco fanno respirare appieno una forte spiritualità che si tramanda in ogni angolo di Ripacandida. Intrecci tra contadini,donne,uomini ed anziani e le stradine fanno da scenario”. Padre Luigi Borriello, dell’Ordine dei Carmelitani,docente di Teologia Mistica e Storia della Spiritualità ha concluso gli interventi,sulla Regola di S.Teresa d’Avila e su suor Maria: “ una donna del popolo che ha vissuto l’ordinario quotidiano lasciando tracce di virtù e di santità che noi tutti dobbiamo portare avanti”.Una visita al museo vaticano ed alle stanze private del Vescovo ha concluso questa giornata memorabile non solo per Ripacandida, ma dell’intera area del vulture-melfese.
Lorenzo Zolfo

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