OTTIMA MUSICA PER
AIUTARE LE FAMIGLIE INDIGENTI
La buona musica per trascorrere
una bella serata ma anche l’occasione ideale per riunire aziende e famiglie a
cui chiedere poi un piccolo sacrificio economico da devolvere in beneficenza
alle tante famiglie indigenti sostenute ed aiutate, in questo particolare
momento di crisi, dalla Parrocchia della Cattedrale di Melfi. Questo in sintesi
il messaggio lanciato dagli organizzatori dell’evento svoltosi nel magnifico
scenario del Salone degli Stemmi del Palazzo Vescovile di Melfi ed accolto da
tanti proprio in nome della musica e dell’opportunità, attraverso il suo ascolto,
di aiutare il prossimo, gli altri, coloro che, giornalmente, si confrontano con
la crisi con grande dignità e trovano nel sostegno della chiesa la doverosa
ancora di salvezza per avere quello che loro manca in famiglia. Davvero un
ideale da lodare, quello voluto e concretizzato al meglio da Pino Colucci e
Michele Addimando, il duo di amici ideatori della splendida serata, a cui in
tanto hanno risposto con un piccolo contributo e con la loro presenza in sala,
per ascoltare il ricco e variegato programma predisposto per tale serata. Un
concerto gradevole, condotto da Dario Turri, frutto del contributo attivo, e
per l’intero corso della applauditissima serata, del gruppo Gatime Ensamble che
si fonda sulla immensa bravura del maestro Nando Garofalo, al pianoforte,
pronto ad accompagnare le voci liriche sia del tenore Pantaleo Metta che del
soprano Tina D’Alessandro, ma anche della cantante melodica Rita Natola. I
cantanti, insieme al maestro, non si sono risparmiati ed accompagnati anche dal
crescente entusiasmo dei presenti, invitati anche a cantare brani piuttosto
noti della tradizione popolare, insieme a chi si esibiva sul palco, come i napoletani
“O surdato nammurato” e “O sarracino”, o la sempre splendida “O sole mio”,
hanno dato il meglio di se, con un contributo notevole alla riuscita del tutto
arrivato anche dalle vibrazioni in musica del maestro Aldo Maglietta, vero,
grande virtuoso della fisarmonica e dei brani di Astor Piazzolla e di altri
compositori amanti di questo splendido ed unico strumento. Un mix davvero
eccezionale, che ha riscaldato l’atmosfera e deliziato la platea, con voce
calda del tenore Metta a fondersi poi anche in splendidi duetti con le due
cantanti, per “La vedova allegra” di Franz Lehar o per “Malafemmina” del grande
Totò o i classici napoletani più conosciuti e amati dalla gente. E che dire di
madley di Rita Natoli come “Io che non vivo”, “Il mondo”, “Sapore di sale” e
“Buonasera signorina” o quelli alla fisarmonica di Aldo Maglietta, con
Piazzolla, Paganini, Rossini ed altri celebri motivi, alternati all’utilizzo di
un altro strumento da lui amato, la diamonica, per i “Mulini della memoria” o
“Oblivion”. E poi “Ancora” di De Crescenzo, la celebre “New York New York”
portata al successo da Liza Minnelli, “Granada” cantata dal tenore Metta, come
lo splendido finale, con “Il nessun dorma” dalla Turandot di Puccini”. Tutti in
piedi, al termine del concerto, seguito con attenzione anche dal Vescovo
Todisco, per ringraziare il maestro, i cantanti, il tecnico del suono, ma in
modo particolare i due organizzatori che si sono detti “molto contenti per la
riuscita, ringraziamo le ditte che ci hanno sostenuto, otto di Melfi ed una di
Venosa e tutti gli intervenuti che ci permettono ora di devolvere il ricavato in
beneficenza nelle mani di Don Donato Labriola, per finanziare le attività che
la parrocchia Cattedrale svolge in favore delle famiglie indigenti”.
Antonio Baldinetti
Antonio Baldinetti
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