Quasi quattromila euro prelevati al botteghino della Salernitana per i fatti avvenuti a Melfi


PARTE DELL’INCASSO PIGNORATO PER I DANNI FATTI DAI TIFOSI

Domenica esecuzione dell’avvocato di Melfi Attilio Vona. Primo caso in Italia



Per la prima volta in Italia, in base al Nuovo Codice di Giustizia Sportiva, parte di un incasso è stato prelevato al botteghino di uno stadio per ripagare i danni commessi in trasferta da propri sostenitori. Il primato, per niente invidiabile ma che di certo farà giurisprudenza, da qui in avanti, spetta allo stadio Arechi di Salerno, che domenica 6 aprile è stato visitato dall’Ufficiale Giudiziario dell’Unep di Salerno, la dottoressa Ferri, accompagnata dal giovane ma valente avvocato di Melfi Attilio Vona per pignorare parte dell’incasso della gara tra la Salernitana di mister Gregucci ed il Pisa. “Il tutto per dare corso ed esecuzione alla sentenza emessa dal Giudice di Pace di Melfi il 10 dicembre 2013 che condannava l’Us Salernitana 1919, per responsabilità oggettiva, per i danni provocati da tifosi e propri sostenitori al seguito della squadra – ha affermato ieri lo stesso avvocato melfitano dando la notizia alla stampa – e tutto ciò per i danneggiamenti che una cinquantina di tifosi della Salernitana fecero ad una vettura che transitava nei pressi dello stadio di Melfi, in occasione della gara del 18 di novembre del 2012 tra Melfi e Salernitana”. Calci, pugni, bastoni e qualche pietra contro l’auto, con lo stesso padre preoccupato per tutto ciò e per la presenza in auto, con lui, dei suoi due figli piccoli.

Non cerca gloria il giovane avvocato ma comunica il tutto solo perché, dopo precedenti casi in cui si è provveduto al pignoramento di parte o di tutto un incasso, allo stadio, per pagare dei debiti che la società aveva nei confronti di fornitori, aziende o terzi, come ad esempio steward o vigilanza, ora il tutto concerne il primo caso “per responsabilità oggettiva della società per i danni commessi dai propri tifosi, in casa o fuori, non conta, prima, durante e dopo le gare”, come recita sia il messaggio antiviolenza, domenicalmente letto prima di ogni partita, dalla A alla Lega Pro, ma come impone il nuovo regolamento che tratta i temi della Giustizia Sportiva e che una delle materia maggiormente trattate proprio dal giovane avvocato Vona di Melfi. “Si, è così, il Diritto Sportivo, dopo la famosa Legge Bosman, è diventato sempre più importante, non solo per le questioni legate ai contratti dei calciatori, ai loro compensi, ai premi, o nel caso di contrasti e/o vertenze, come di recente, anche in casa Lazio è avvenuto, con i vari Zarate o il tecnico Petkovic. Il tutto – continua – fa riferimento al fattore violenza ed ai rapporti tra società e propri sostenitori, e proprio quella della responsabilità di tipo oggettivo delle stesse società sportive, è uno dei temi più trattati, proprio in caso di incidenti o di momenti di violenza o danneggiamento a cose e persone, prima o dopo le gare”. Quello che ora si è verificato con la sentenza del Giudice di Pace di Melfi, per i danni fatti all’auto del giovane padre vistosi accerchiato dal folto gruppo di supporters granata, prima della sfida di Melfi “esattamente, e non solo per i danni all’auto ma anche per il grande spavento che questo gesto ha procurato a lui ed ai suoi due figli piccoli, con lui in auto al momento dei fatti – conclude Vona – e questo ci ha dato modo di ottenere sia la sentenza, in tempi piuttosto brevi, e di poterla rendere esecutiva domenica scorsa, presentandomi io, con l’Ufficiale Giudiziario dell’Unep di Salerno ai botteghini dell’Arechi, e di poter pignorare parte dell’incasso per il risarcimento danni al mio cliente, dopo aver parlato di ciò con il presidente Marco Mezzaroma, presente allo stadio”.

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