Questo mio scritto non è da considerarsi una risposta al recente grido
"chiude il museo fotografico Pasolini di Matera". Ma è solo un dialogo
con chi ritengo in grado comprende le lezioni della memoria e del senso
civico della comunità che intendo sempre rispettare come rappresentante
delle istituzioni.
Quando il Vangelo usci' nelle sale non mancarono polemiche.
Pasolini sappiamo che fu spesso ossessionato da polemiche spesso
preconcette e pretestuose. I francescani nella difesa del film scrissero
una frase bellissima che è da sempre presente nel mio arsenale
linguistico. Non cito alla lettera ma il senso era "curate le ferite con
l'olio invece di irritarle con l'aceto".
In queste ore a Matera vige in certi ambienti un clima di scontro ,
di maldicenze non sempre ben argomentate, di polemiche inutili e che
turbano non poco, a mio modesto parere, il percorso seguito fino a
questo momento nel modello di costruzione della candidatura di capitale
europea.
Con la mano sul cuore mi sento di affermare alcune questioni. Sono
stato io ad indicare la data del cinquantenario del Vangelo secondo
Matteo. E' un film che amo di un autore significativo per molte persone
di diverse generazioni. Per le funzioni che assolvo ho la presunzione di
sapere cosa significhi e che opportunità rappresenti questo titolo
pasolinano per Matera e per la Basilicata in termini di cineturismo e
modello seriale di produzione cinematografica. Ma se consentite c'è un
messaggio piu' alto reso contemporaneo oggi da Papa Francesco. Non è
stato semplice giungere a questo primo momento. Non voglio tediarvi con
obblighi e procedure delle pubbliche amministrazione. Solo chi non fa
non sbaglia. E parlo solo di me essendo abituato alle assunzioni di
responsabilità.
Martedì prossimo alle 17 al cinema Duni di Matera si proietta il
film in versione restaurata e con prestito della Cineteca Nazionale con
ingresso gratuito. V'invito ad essere presenti. Non perchè io ne abbia
motivo di rivendicare successo. Ma per poter sentire palpare il cuore
quella sera in una sala che ricompone un rito. Per ritrovare insieme una
comunità che guarda uno spettacolo che ci accomuna. Matera, Cristo,
Pasolini. Il mezzo secolo che ci distanzia da quella prima volta. Nella
settimana della Passione.
Mi piacerà stringerti la mano quella sera. Io da agnostico vado
raramente a messa, ma quando mi capita per caso ho anche per bisogno di
raccoglimento ho sempre un piacere forte quando il sacerdote dall'altare
dice "scambiatevi un segno di pace" e posso stringere tante mani
affermando "Pace". Vi saro' personalmente grato se porterete un amico.
Ancor meglio un ragazzo che veda il film la prima volta. Ma anche un
anziano che ricorda le riprese del 1964. Questi ospiti allargheranno non
la platea di un cinema ma di una comunità che deve costruire nuovi
percorsi di passione civile e culturale cercando il bene comune.
La mia struttura è mononucleare. Vi lavoro da solo. Non riesco
quindi a poter avere rapporti costanti con tutti. Ma attraverso social e
media riesco a dialogare. Mi rivolgo a tutti coloro che hanno progetti,
idee, consigli e critiche da rivolgere a me o alla Fondazione che
dirigo e rappresento. Potete scrivermi o telefonare. Sto iniziando a
lavorare per creare un canale pubblico dove far convogliare prodotti
audiovisivi del nostro territorio che si augura possa diventare una
vetrina pubblica che dal locale si allarghi al globale. Trovate il mio
numero in calce. Non sempre riesco a rispondere. Alle mail rispondo
sempre. Ho l'obbligo di avvisare che non sono un bancomat o un
assessorato che cerca clientele. Cerco di essere solo un facilitatore
della comunità.
In merito alle questioni musei e archivi. Dialogo da sempre con
Mimì. Mi pregio di avere la sua stima. Da poco ho iniziato a discutere
anche con il figlio Peppe dopo aver spesso interloquito con Mario e
Tony. Non ho al momento spazi e risorse per favorire la loro meritoria
opera. Ho dato disponibilità nel dare un contributo scritto all'ultimo
libro, ho offerto mostre in comodato, ho dato disponibilità nel
partecipare alle manifestazioni dell'Associazione Pasolini. Come
Fondazione mi sono dato un percorso . Sono riuscito a far postare nella
Finanziaria regionale 50000 euro utili ad avere un quadrante
istituzionale necessario per istituire un pubblico Museo del cinema a
Matera. Progettazione, studio e digitalizzazione per uno spazio adeguato
sono l'inizio del percorso che mi spetta e che necessita per custodire
molti tesori e che potrà assumere caratteristiche di attrattore
turistico e di polo di ricerca. Il resto è vita.
Ho iniziato a scrivere con il buio e ora l'alba di un nuovo giorno
illumina queste sentite parole. Aspetto le vostre per crescere ancora e
migliorare nel mio ruolo pubblico ma anche come persona. Vi auguro una
buona giornata.
Grazie dell'ascolto
Paride Leporace
Lucana film commission
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