“L’assessore all’Agricoltura Ottati è riuscito a
fare in così poco tempo quello che i suoi predecessori non sono riusciti a fare
negli ultimi otto anni (per non parlare delle altre legislature regionali). La
chiusura dell’Arbea con il passaggio delle funzioni alla Regione è un evento
storico almeno per noi del Csail che, dal 2008, ci battiamo a tutela degli
agricoltori delle aree interne “vessati” dalle gestioni dei
commissari, direttori, politici “prestati” all’Azienda, che si sono succeduti
alla guida dell’Arbea. Il Csail organizzerà quanto prima i festeggiamenti per
la soppressione del vergognoso “carrozzone politico mangia-soldi” responsabile
del fallimento di migliaia di agricoltori lucani, in tanti finiti nelle mani
degli usurai. Il ddl dell’Assessore Ottati, finalmente approvato, ci ripaga
ampiamente del credito che abbiamo manifestato per la nuova missione affidata dal
Presidente Pittella allo stesso Assessore. L’avvio della consultazione pubblica sulla nuova programmazione
2014-2020 relativa alla PAC e allo sviluppo rurale, i continui incontri in
Assessorato con giovani, associazioni e produttori dell’agroalimentare,
tecnici, i sopralluoghi che ha tenuto di recente nel Sauro e in Val d’Agri segnano
una positiva svolta di metodo e di merito. Nel metodo, finalmente l’ingresso
dell’Assessorato è stato aperto a tutti senza ricorso a canali politici e di
clientela. Nel merito, si sta affrontando con il piglio decisionista i problemi
quotidiani che vivono gli agricoltori con un occhio particolare a quelli delle
aree più interne fondamentali per costruire una strategia efficiente ed
efficace per raggiungere gli obiettivi prioritari del blocco dell’emorragia
demografica (in primo luogo giovani cervelli) e di presidio del territorio
attraverso le migliaia di aziende agricole familiari che devono poter guardare
con più fiducia al proprio futuro. La riforma del ciclo 2014-2020 contempla
alcune novità rispetto al 2007-2013, sia negli obiettivi delle politiche, sia
nell’architettura stessa della programmazione, tra tutte il ripristino di un
quadro comune di programmazione che include anche lo sviluppo rurale. E’ da
queste grandi novità che è possibile costruire condizioni ed opportunità per
accrescere qualità dei servizi essenziali alle piccole comunità locali a
partire dalla sanità, l’assistenza agli anziani, i presidi della pubblica
amministrazione, la rete infrastrutturale e viaria interpoderale. La scommessa
lanciata dall’Assessore Ottati che il Csail raccoglie è di dimostrare che
l’agricoltura non è la risorsa meno importante del petrolio.
Filippo Massaro, Csail-Indignati Lucani
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