Moviementu incontra Rete Cinema Basilicata per la nascita di un nuovo network trans-territoriale del cinema e dell’audiovisivo

Ogni assemblea di Moviementu è stata speciale per qualche motivo particolare. L’ultima, quella dello scorso 8 marzo è stata caratterizzata dalla presenza di un ospite d’eccezione. Enzo Saponara, lucano, professione attore. Per noi, il vicepresidente di Rete Cinema Basilicata.
RCB è un network di professionisti del cinema e dell’audiovisivo lucano che costituisce una realtà per molti versi simile a quella di Moviementu (che, manco a farlo apposta abbiamo chiamato “rete-cinema-Sardegna”). Per questo motivo, quando il nostro vicepresidente Carlo Dessì, segnaló di aver scoperto la sua esistenza, non perdemmo un solo istante e in questione di minuti, chiamammo il regista Antonello Faretta, il presidente dell’associazione lucana. Alla sorpresa di scoprire un’associazione praticamente gemella della nostra, si aggiunse per me quella di aver già incontrato Faretta sul set di “Il Pasticciere” di Luigi Sardiello un set in Basilicata, nel 2011, nel quale io lavoravo come aiuto regista. Anche lui si ricordava. La rete esisteva già. Aveva solo bisogno della situazione buona per riconoscere sé stessa.
Dopo vari tentativi non andati a buon fine a causa di impegni di tutti i tipi degli uni e degli altri, finalmente siamo riusciti ad incontrare Retecinema Basilicata, invitando il suo presidente e il vicepresidente alla nostra assemblea. Antonello Faretta, impegnatissimo nella conclusione del montaggio del suo primo lungometraggio, ha ceduto il compito di venire in Sardegna a presentarci Rete Cinema Basilicata ad Enzo Saponara. Ed eccoci qui. All’assemblea di Bauladu.
Siamo in tanti, più di quanto ci aspettassimo. Alcune facce nuove, nuovi iscritti. La cornice è bellissima, case di pietra, verde, alberi, e un centro servizi culturali molto accogliente messoci a disposizione dal Sindaco di Bauladu, Davide Corriga, 28 anni. Avete sentito bene.Dopo una mia breve introduzione-riepilogo, come presidente, degli ultimi avvenimenti concernenti l’attività di Moviementu, passo la parola a Saponara, che inizia a raccontare.Rete Cinema Basilicata conta 70 soci, operatori del settore ed ha fra i suoi obiettivi quello di sviluppare contenuti propri del territorio per contrastare una situazione attuale definibile cine-turistica, dove lo strumento del cinema rischia di edulcorare un contesto regionale che bello non è e soffre la crisi economica ed un forte rischio ambientale. L’associazione mira, oltre a connettere gli operatori del settore, ad aprire un dialogo con le realtà sindacali e le altre istituzioni regionali.
A volte non è semplice (lo sappiamo anche noi): la Lucana Film Commission per esempio, sembra considerare la nostra rete come un competitor polemico perché denuncia i conflitti di interessi del presidente della FC. Scopo della rete e della ricerca di dialogo è quella di superare le logiche delle vecchie generazioni a livello nazionale e regionale, e pensare ad una piattaforma comune che permetta un nuovo corso per l’audiovisivo e il cinema. Attualmente il cinema è focalizzato sull’industria, ampiamente finanziata nel settore pubblico da FUS, Rai Fiction, Rai Cinema. Le logiche sono essenzialmente industriali e legate al profitto ed al sostegno economico alla filiera commerciale ed ai suoi prodotti. Ma queste logiche sfuggono agli operatori culturali del cinema ed alle realtà indipendenti e di base. Noi – dice Saponara – auspichiamo l’ideazione di un piano B per il cinema nazionale svincolato dalle logiche industriali e commerciali ma non alternativo ed escludente di quello già esistente. Il malessere nasce da alcuni indicatori, per esempio l’assenza di una libera scrittura creativa svincolata dalle logiche commerciali. Questo aspetto è già stato portato da Rete Cinema Basilicata come urgenza al ministro Bray durante gli stati generali del cinema tenutisi a Roma lo scorso autunno (anche noi partecipammo con vari associati, ricordate?). Il primo obiettivo è chiedere una misura specifica di finanziamento per soggetti e sceneggiature cinematografiche, che liberi gli autori dalla mannaia delle presunte commerciabilità ed economicità degli argomenti, degli interpreti, dei temi, degli stili e dei generi richiesti dai produttori industriali o pseudo tali. In conclusione l’opportunità e l’obiettivo della nostra azione – conclude Saponara, è il condizionare le meccaniche nazionali di settore.
Carlo Dessì, prende a quel punto la parola per sottolineare l’importanza di indicare una via alternativa anche per il cambio di mentalità dei giovani affinché no si approccino alle logiche delle vecchie generazioni. Enzo Saponara concorda, denunciando la convinzione di numerosi giovani che sia ancora possibile muoversi e produrre all’interno del vecchio sistema cinema, in Italia. Questo è uno dei principali ostacoli al cambiamento.
L’assemblea continua, con numerosi punti all’ordine del giorno. Nella seconda parte, è l’ora dei tavoli di lavoro. Si parla di legge cinema, di Consulta per il Cinema, di nuovi progetti per l’associazione, e di un tavolo comune di Retecinema Basilicata e Moviementu, per la creazione di un documento nazionale da proporre anche ad altre realtà simili sugli altri territori italiani. Quelle che esistono già, e quelle che si formeranno. Un piano B per il cinema italiano.La commozione al momento dei saluti, rivela la passione con cui le due associazioni portano avanti il loro lavoro. Un lavoro del tutto su base volontaria e che ha come principale obiettivo il cambiamento: la democratizzazione del cinema a livello locale e nazionale, la vittoria dei criteri di trasparenza e certezza su quelli delle clientele e dello sperpero anche nel nostro settore, lo sviluppo della libertà creativa nel cinema, la differenziazione dei temi, degli argomenti e anche dei soggetti che il cinema riescono a farlo, il fiorire di un nuovo volano di sviluppo economico e sociale “pulito” e creativo per le nostre regioni, troppo tartassate, entrambe (e non sono le sole) da logiche economiche volte al profitto ad ogni costo, anche a quello della salute e della vita stessa dei suoi abitanti.
Marco Antonio Pani  Presidente per Moviementu: Rete-Cinema-Sardegna
(con la collaborazione di Simone Contu e Simone Murru)

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