VENOSA. PIAZZA ORAZIO. LA PIAZZA PIU’ IMPORTANTE DELLA CITTA’ RIDOTTA AD UN DEGRADO. IL PAVIMENTO DETERIORATO DAL TEMPO.
Se Orazio, il
sommo poeta latino, (in latino Quintus Horatius Flaccus) famoso in in
tutto il mondo per il "Carpe
Diem", ritornasse in vita, non starebbe a guardare, ma
sicuramente si arrabbierebbe per come è ridotta la piazza a lui intitolata. Le
pietre lastricate che coprono tutta la piazza, in alcuni punti sono deteriorate
e consumate,e costituiscono, per chi cammina a piedi, un vero e proprio
pericolo. Nel giro di una settimana, due signore sono inciampate proprio in uno
di questi punti dove manca la regolarità. E’ inciampata con conseguente caduta,
la moglie di un ex assessore comunale. Questa piazza è frequentata, soprattutto
durante le giornate di festa, dalla cittadina venosina, anche da rappresentanti
istituzionali della Provincia e della Regione, per cui non rappresenta un buon
biglietto da visita per la città. A farsi portavoce di queste condizioni
disastrose della piazza, l’ex Sindaco, Donato Bellasalma, che circa 20 anni fa
si incateno’ proprio di fronte alla statua di Orazio, in questa piazza,per
denunciare le condizioni disastrose della viabilità dell’intero territorio
venosino:“ non è possibile che la piazza più importante della città sia ridotta
ad una gruviera. Lo scorso 11 febbraio, l’ennesima caduta di una donna. Bisogna
che si intervenga al più presto per evitare altri incidenti. Il Comune non può
restare indifferente di fornte a questa situazione”.
Lorenzo Zolfo
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