Ci sono piccoli gesti di solidarietà che possono cambiare la
vita a chi, dall’altra parte del mondo, vive in condizioni di assoluta povertà
e non può permettersi oggetti per noi estremamente comuni, come ad esempio un
paio di occhiali. E allora capita che mentre nei nostri cassetti e nelle nostre
borse spesso se ne ritrova anche più di un paio, alcuni dei quali non più
utilizzati, d’altra parte ci sono milioni di persone che non hanno la
possibilità di comprarli e di fare visite oculistiche, spesso costose, con
conseguenze che vanno dall'impossibilità di lavorare alla progressiva perdita
funzionale della vista fino alla completa cecità. Una contraddizione che non
sfugge alla sensibilità dei soci Lions, noti per l'opera che svolgono a favore
dei non vedenti e delle persone con problemi di vista. L’ impegno si è
rinnovato anche quest’anno a Melfi e dintorni con la collaborazione preziosa
dalle farmacie, in particolare della dottoressa Rosalba Cervone titolare
dell’omonima farmacia di Rionero in Vulture, e si è incontrato con la grande
generosità dei cittadini. "A volte – ha commentato l’Ing. Rosa Masi,
presidente Lions Club Melfi – basta un semplice gesto di solidarietà per
regalare un sorriso e, soprattutto per migliorare la qualità della vita di
persone meno fortunate”. “Un messaggio questo – ha aggiunto il Presidente Rosa Masi
– che è stato ben compreso dalla gente che ha risposto con grande umanità sorprendendoci
ancora una volta per la disponibilità mostrata al nostro service”. Nel corso
dell’ultimo anno i Lions di tutto il mondo hanno consegnato gratuitamente quasi
3 milioni di occhiali riciclati. Ma resta ancora tanto da fare.
“Ancora oggi – ha commentato il dott. George Almaz, socio
del Lions Club Melfi e responsabile del Service - nei Paesi in via di sviluppo
acquistare un paio di occhiali è un lusso difficilmente accessibile per
popolazioni che dispongono di pochissime risorse”. “Per questo motivo – ha
aggiunto il Dott. Almaz – abbiamo rinnovato il nostro impegno con l’obiettivo
di ridurre e, magari un giorno, azzerare la cecità evitabile”. Ora per gli
occhiali usati inizia una nuova vita: saranno scelti, catalogati a seconda
della gradazione, lavati con apparecchi a ultrasuoni e preparati per la
distribuzione finale nel Terzo Mondo dove saranno infine donati a chi ne ha più
bisogno.
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