FENASP: APPELLO PRESIDENTE CONSIGLIO REGIONALE SFONDA UNA PORTA APERTA



FeNASP Regione Basilicata



“L’appello del Presidente del Consiglio Regionale Lacorazza affinché “si presti la dovuta attenzione, adottando le opportune scelte di programmazione, sul tema della salute e del benessere dei cittadini” sfonda una porta aperta a condizione che la nuova legislatura regionale, di cui il Presidente del Consiglio è garante, diventi innanzitutto quella dell’ascolto delle esigenze degli operatori della sanità e dei bisogni dei cittadini, facendo dimenticare definitivamente le azioni messe in campo nella precedente legislatura all’insegna della penalizzazione-discriminazione di strutture e dei sacrifici a senso unico”. A sostenerlo è la presidente di FeNASP Basilicata Antonia Losacco, per la quale “non è sufficiente tenere i conti in ordine nella sanità, peraltro grazie ai sacrifici imposti dai tagli sui budget alle strutture sanitarie private accreditate anche nel settore della fisioterapia e riabilitazione, oltre che all’operazione di cassa per i cosiddetti risparmi di settore, opponendosi persino a sentenze del Tar Basilicata, ovviamente solo per alcune strutture.  E’ bene che il neo Presidente Lacorazza sappia che la politica alla quale rivolge principalmente il suo appello  – continua la presidente FeNASP - nell'ultima legislatura ha determinato reali ingiustizie a danno solo di alcune strutture, la regione ha messo letteralmente le mani in tasca agli erogatori con una decisione unilaterale e con prepotenza si è modificato un contratto in essere senza alcun confronto preventivo e nonostante impegni e promesse, nulla è stato fatto per superare questa situazione che avremo modo di illustrare più compiutamente nel primo incontro che l'assessore vorrà concederci.
Riteniamo che prioritariamente, vada superata l’assenza totale di una progettualità territoriale e di una buona politica sanitaria che favorisca l'integrazione pubblico-privato, quel privato che opera correttamente nell’attenzione alla qualità delle prestazioni erogate con efficienza ed appropriatezza e nel rispetto dei contratti di lavoro.
Più volte abbiamo sottolineato lo spreco di risorse che è rappresentata dalla differenza pregnante che si continua a mantenere in vita nella nostra regione fra ambulatori di riabilitazione ex art.25 ed ex art. 26, che praticamente erogano nella maggior parte dei casi le stesse prestazioni ma con tariffe diverse e negli ex 26 l'utenza non paga neanche la quota di compartecipazione.
Non meno importante è lo spreco che si continua a conservare con l'affidamento di prestazioni di specialistica ambulatoriale, comprese quelle di fkt e riabilitazione al servizio ADI, cooperative prive di autorizzazioni e accreditamento.
Pare che nessuno sappia  che – afferma Losacco - in alcuni territori le persone potrebbero essere prive di assistenza per i tagli precedenti fatti alla cieca e che ricevono le cure solo grazie al grosso senso di responsabilità di alcune strutture che regalano assistenza senza essere retribuite vedi ad es. le prestazioni di logopedia, emg ed altro”.
Secondo la presidente di FeNASP “è tempo di ripartire con una nuova organizzazione moderna ed efficace, verso un sistema appropriato il cui obiettivo è rimettere al centro di esso il cittadino/assistito ed i suoi bisogni: fare la cosa giusta alla persona giusta nel momento giusto ma soprattutto nel posto giusto al fine di produrre risparmio e qualità. Per porre ordine, chiederemo anche al garante della legislazione sanitaria, quindi al Presidente Lacorazza, nell'interesse degli utenti e delle casse regionali, una revisione delle leggi che ci riguardano, con la semplificazione, l'interpretazione univoca e una applicazione autentica delle stesse a partire dal recepimento del DPR del 1997 e fino alle nuove linee guida 2011”.

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