BASILICATA. UN PENSIONATO CHE HA LAVORATO IN SVIZZERA TROVA DIFFICOLTA’ AD AVERE LA PENSIONE. E INTANTO IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE, LACORAZZA ESALTA IL LAVORO DEI NOSTRI EMIGRANTI ALL’ESTERO. UN PARADOSSO.
Proprio nei giorni scorsi il presidente del consiglio
regionale, Piero Lacorazza ha scritto alle associazioni dei lucani all’estero
(e anche in Italia, dove ce ne sono in quasi tutte le regioni): “Ritengo
doveroso ringraziare tutti i lucani che, anche negli angoli più sperduti del
mondo, non hanno dimenticato la Basilicata, onorandola con il loro lavoro,
ottenendo importanti riconoscimenti nei Paesi dove magari vivono da diverse
generazioni. Ma senza mai dimenticare la Basilicata, le origini, l’identità.
Noi tutti abbiamo un debito di riconoscenza nei confronti di queste persone che
con le loro rimesse hanno aiutato tanti Comuni della Basilicata, e proprio oggi
che tanti giovani tornano ad emigrare in massa o comunque viaggiano per
acquisire nuove conoscenze, per specializzarsi o anche solo per conoscere il
mondo, credo sia giusto rivolgersi alle associazioni dei lucani senza retorica,
per dire che possiamo a dobbiamo rafforzare il legame fra le tante Basilicate
presenti nel mondo, e che, alo stesso tempo, dobbiamo determinare le condizioni
perché le ragazze e i ragazzi lucani possano trovare qui in Basilicata un
lavoro e un futuro. Non è una cosa facile, ma dobbiamo impegnarci a farlo”.
Intanto, un emigrante, Antonio De Marco di Tursi (Mt) ritornato dalla Svizzera,
trova difficoltà a farsi riconoscere gli anni di lavoro effettuati in Svizzera.
Ecco il suo racconto: l'INPS di Policoro mi ha inviato l'8 ottobre
scorso, lettera che contiene le risposte a tutti i miei quesiti. Con la legge
18 maggio 1973 n. 283, viene affermato che chi trasferisce i contributi dalla
Svizzera all'Italia non può pretendere altro dalla Confederazione Elvetica. Non
pretendo dalla Confederazione Elvetica, Ma dall'INPS Italiana Si. Le assocciazioni
sociali Italiane utilizzano a favore dell'assicurato i contributi trasferiti al
fine di far loro conseguire i vantaggi derivanti dalla legislazione Italiana,citata
all'art.1 della convenzione, secondo le disposizioni particolari emanate dalle
autorità Italiane. Se in base alle
disposizioni della legislatura italiana non derivi all'assicurato dal
trasferimento dei contributi ,alcun vantaggio nel regime delle pensioni, le
ass. Sociali italiane rimborsano agli interessati i contributi trasferiti. L'INPS afferma che ho avuto beneficio, per non darmi questo diritto. Io
posso dimostrare che sono andato in pensione senza i contributi della Svizzera.
Potete visionare modello TE08. Dopo ho fatto trasferire i contributi dalla
Svizzera per prendere qualcosa in più, e al nuovo calcolo, la mia pensione
invece di aumentare, è addirittura diminuita di lire 50.000. L'INPS di
Policoro, il Sig. Direttore Pregnolato non risponde al quesito. Prego la
Direzione Generale di verificare la mia richiesta. Dichiaro inoltre che alla
somma che l'INPS di Policoro mi ha dato per il riconoscimento Amianto, mi hanno
fatto una trattenuta di circa 9.000,00 euro e mi hanno costretto ad aprire un
contenzioso.Tanto gli avvocati che mette l'INPS non li paga il direttore, è
sempre pantalone che paga.Spero che non sii costretto ad aprire un ulteriore
contenzioso. So di certo che la mia pensione è nata male, ci vorrà un po di
tempo in più per la verifica. Se si vuole si può correggere tutto”.
Lorenzo Zolfo
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